Parole, parole...ce ne sono di motli tipi, d'amore, di rancore, di disprezzo, d'odio , di gioia, di rabbia...poi ci sono parole che sono rigurgiti involontari, non fai in tempo neanche a pensarle che già si sono vomitate fuori da sole e tu non puoi fare più niente....
anche se verba volant quelle odiose zanzare continuano a ronzarti intorno per giorni, ore e la cosa odiosa è che non le vedi, non riesci ad acchiapparle e magari spiaccicarle contro il muro con una bella ciabatta!
Quando il flusso è finito, solo allora tu ti rendi conto di tutto ciò che è fuoriuscito dalla tua bocca e a volte neanche di tutto, perchè è un riflesso incondizionato, una strana voglia di urlare...parlare...respirare e contare, solo alla fine contare per contare i danni fatti.
E' come se ad un tratto nello stomaco le parole ingoiate per tempo e tempo si sentissero strette, iniziassero a fermentare, a sobbollire, si contraggono si spingono e alla fine eccole, impetuose ed impietose come un torrente in piena e poi cerchi pure di salvarsi chi può...
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